Come i Social ci rendono dipendenti: il Doom scrolling
Come i Social ci rendono dipendenti: il Doom scrolling

Come i Social ci rendono dipendenti: il Doom scrolling

«Annegare lentamente dentro delle specie di sabbie mobili emotive abbuffandosi di notizie negative»

è diventato così comune che ora c’è un termine per definirlo: si chiama “Doom Scrolling” e ne ha scritto Brian X. Chen sul New York Times, osservando come, secondo alcuni dati raccolti da ricercatori, durante il lockdown, il nostro tempo davanti allo schermo del telefono è aumentato di almeno il 50% per poter leggere notizie deprimenti riguardo questo brutto periodo.

Cattive notizie seguono cattive notizie:

"I casi di Coronavirus continuano a salire, così come i decessi”,
       “I bambini non possono tornare a scuola”,Le persone stanno perdendo il lavoro”,
                       “È tutto terribile. Il mondo come lo ricordiamo è finito”.

Queste notizie ti perseguitano durante tutta la giornata, fino a quando te ne dimentichi, ma subito ne leggi altre, diverse e sempre più terribili. Non riesci a fare a meno di queste notizie che ti fanno stare male: Insomma… una vera e propria DIPENDENZA!

È come col cibo: abbiamo bisogno di nutrirci per vivere, ma se mangiamo troppo e male otteniamo l’effetto contrario. Invece di un alleato, che ci fornisce energia, il cibo diventa un nemico, in grado di causare problemi psicologici e fisici a breve e lungo termine.

Il nome deriva da “scroll” (il movimento che facciamo con il dito per aggiornare la pagina Facebook da device mobile): muovi il dito verso il basso e rilasci. E’ come puntare alla slot machine: non sai cosa accadrà, cosa visualizzerai, se proverai piacere o no. È una scommessa, continua.

Questa sensazione di “aspettativa” rilascia DOPAMINA nel cervello di ognuno di noi, e questo è uno dei tanti motivi per il quale ne siamo così dipendenti.

Cos’è la Dopamina?

La Dopamina è un neurotrasmettitore. È conosciuta come l’ormone dell’euforia, in quanto la sua presenza è legata alla sfera del piacere e al meccanismo della ricompensa. Tutto ciò che ci dà piacere, come il cibo, ma anche la musica o il consumo di sostanze stupefacenti, è in grado di suscitare una sensazione di appagamento e di gratificazione, aumentando i livelli di dopamina.

La Dopamina, in situazioni normali serve per motivare le persone a cercare cibo, informazioni e intrattenimento e una volta raggiunto un obiettivo, il sistema oppioide del cervello fornisce una ricompensa chimica che sperimentiamo come piacere.

Proprio come un LIKE…

Questo accede anche quando arriva un like, il nostro cervello lo interpreta come una ricompensa e rilascia una ‘scarica’ di dopamina dando forza a quello che viene definito ‘dopamine-driven feedback loop’ (il ripetersi di azioni alimentati dalla dopamina), che si protrae nel tempo e che può portare inconsapevolmente ad una vera e propria dipendenza, come accade per le sostanze stupefacenti o le slot-machine.

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