SOCIAL… la nuova vetrina della Street Art
SOCIAL… la nuova vetrina della Street Art

SOCIAL… la nuova vetrina della Street Art

I Social sono libertà di espressione, far sapere a tutti ciò che si pensa, far sapere a ognuno la propria visione del mondo senza passare inosservati sempre con un forte impatto visivo e fotografico: questi sono i Social Network!!

Tutto ciò, però, è anche alla base della famosa STREET ART!

Ma cos’è questa nuova forma di espressione?

 È un particolare modo di dipingere dove le tele sono muri, marciapiedi, treni, strade e edifici, i pennelli sono bombolette spray e stencil, mentre i musei… sono le città stesse! È una forma d’arte aperta a tutti, proprio come i Social: Internet è diventato niente di meno che la nuova vetrina della Street Art!

Nella Street Art non ci sono regole, anzi è proprio la ROTTURA delle regole, ci sono solo due cosa da rispettare: raffigurare qualunque cosa viene in mente di raffigurare, anche se folle e ovviamente, dipingere su muri e strade.

Mentre nelle precedenti correnti artistiche, l’artista propone ed espone i propri lavori al proprio pubblico, il discorso si inverte completamente nel caso della Street Art poiché in questo caso l’artista si impossessa completamente del luogo pubblico lasciando all’osservatore l’interpretazione dell’atto comunicativo e artistico che alla fine è sempre uno, non si può sbagliare, lo Street Artist mette ben in risalto il suo messaggio tanto da non lasciare un’effettiva possibilità di scelta.

L’Arte di strada anche se non sembra, sviluppa tematiche molto profonde. I cosiddetti “Writers” hanno una maturità artistica già completa, poiché la responsabilità di andare a contaminare, forse per sempre, un pezzo di città, è davvero tanta. Ogni Street Artist ha una bella padronanza dello spazio e dei colori.


Tuttomondo

I Social sono praticamente incastri di tutte le emozioni, dolore, amore, gioia, di tutti i rapporti tra gli esseri umani… questi sono anche i temi del Murales realizzato sul retro della chiesa di Sant’Antonio Abate a Pisa dall’americano Keith Haring: Tuttomondo, l’unico murales che lo Street Artist realizzerà in Italia.

In questo Murales sono incastrate trenta figure, ognuna di colore differente, che compiono azioni differenti, tutti gli omini convivono intensamente: non ne prevale nessuno. Rispetto ai murales precedenti, in questo caso Keith non utilizza colori accesi, bensì colori pastello. Vi è una vera e propria armonia tra colori freddi (quali blu, verde, indaco) e toni caldi  (come rosso, giallo e arancione). Ogni azione compiuta dai vari omini ha un significato preciso nel contesto di tutta l’opera, quale felicità, armonia e pace universale. In alto, infatti abbiamo delle forbici create dall’unione di due uomini che tagliano un serpente, rappresentano che solo con la collaborazione si potrà eliminare il male. Oppure più in basso, una donna che tiene in braccio il bimbo è simbolo di maternità; l’omino che sostiene il delfino rappresenta la cura della natura; i quattro omini che formano una croce rappresentano la croce pisana, simbolo di Pisa; In oltre, l’omino giallo che corre in basso, sembra scappare e rappresenta l’artista stesso: questa rappresentazione non si tratta di una fuga, ma di un atto di umiltà poiché lascia l’opera affinché viva un’esistenza propria.


iHeart e la Social Media Street Art

Ormai è chiara a tutti la forte uguaglianza tra questi due fenomeni, ma vi è uno Street Artist canadese particolare che ha dimostrato come i Social Media possono letteralmente diventare Street Art: iHeart con la Social Media Street Art.

iHeart ha realizzato una serie di composizioni urbane davvero insolite. Immagini che esprimono aspetti quotidiani della cultura contemporanea completamente immersa nel mondo dei Social Media. Pezzi che raffigurano bambini intenti a maneggiare il loro smartphone connessi alle principali piattaforme social come Facebook, Twitter o Instagram.

Tra un hashtag disegnato, un capriccio per la mancanza di notifiche su Instagram, l’intervento della correzione automatica su un messaggio scritto o un selfie non andato a buon fine, si delinea perfettamente il profilo di una società ossessionata dai social network.

Con uno stile pulito, molto simile agli stencil del celebre Banksy, questo Street Artist canadese racconta per immagini il tremendo impatto di questo trend tecnologico nei confronti dei più piccoli, immaginando quelle che potrebbero essere le conseguenze sul loro futuro.

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